Overshoot day, il 6 maggio il mondo ha esaurito le risorse

Si chiama “Overshoot day”, vale a dire “Giorno del sovrasfruttamento della Terra” e segna la data nella quale l’umanità ha consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno. Significa che da qui fino a dicembre saremo in debito con il pianeta. Negli ultimi due anni, l’Italia ha anticipato di quasi due settimane il proprio Overshoot day: quest’anno è caduto il 6 maggio, lo scorso anno era stato il 19 maggio, nel 2023 e nel 2022 il 15 maggio.
Consumiamo troppo e a un ritmo sempre più insostenibile. Il 6 maggio 2025 l’Italia ha ufficialmente terminato le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in 365 giorni, in netto anticipo rispetto agli scorsi anni. Ogni anno questa data arriva in anticipo rispetto a quello precedente, un invito a riflettere sulle nostre abitudini e stili di vita
Il Global footprint network ogni anno calcola l’Overshoot day sia su scala globale che per singolo Paese, mettendo a confronto la velocità con cui il Pianeta riesce ad assorbire i rifiuti prodotti e generare nuove risorse. Da un lato troviamo l’impronta ecologica, ovvero la quantità di aree biologicamente produttive da cui ricaviamo risorse alimentari vegetali, bestiame, pesce, prodotti forestali, spazio per le infrastrutture e per assorbire i rifiuti (in particolare le emissioni di CO₂); dall’altro la biocapacità, ovvero la produttività delle risorse ecologiche del territorio.
Il primo Paese ad essere andato in debito con il pianeta nel 2025 è il Qatar (il 6 febbraio), seguito da Lussemburgo (17 febbraio) e Singapore (26 febbraio). Chi riuscirà ad arrivare quasi a fine anno per terminare la disponibilità delle risorse annuali è l’Uruguay, secondo le stime del Global foofprint network infatti, il Paese andrà in sovrasfruttamento il 17 dicembre.
Secondo il Global Footprint Network, posticipare l’Overshoot day di 5 giorni ogni anno permetterebbe di tornare in equilibrio con il pianeta entro il 2050. Come? seguendo accorgimenti nella nostra vita quotidiana che siano improntati alla cosiddetta “regola delle 3R” e cioè “riduci, riusa, ricicla” per minimizzare il nostro impatto sul pianeta.
Fonte Piemonte Parchi